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lunedì 25 gennaio 2016

PENSIONI, BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE: Il TRIBUNALE DI PALERMO DA’ RAGIONE ALLA CIDA (Comunicato CIDA sul pronunciamento del tribunale di Palermo)

comunicato CIDA (l'organizzazione sindacale che rappresenta la dirigenza e le alte professionalità di tutti i settori socio-produttivi, pubblici e privati) sul pronunciamento del Tribunale di Palermo in merito al ricorso CIDA contro il decreto legge 65/2015. Si attende adesso il responso della Corte Costituzionale

BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE: Il TRIBUNALE DI PALERMO DA’ RAGIONE ALLA CIDA 

Con ordinanza del 22 gennaio 2016 il Tribunale di Palermo, nel procedimento promosso da CIDA e dalle proprie Federazioni, per conto del dott. Giuseppe Cardinale, ha dichiarato non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del comma 25 dell’art. 24 del decreto legge n. 201/2011, convertito nella Legge 214/2011, come recentemente modificato dal decreto legge n. 65/2015 convertito nella legge n. 109/2015, nella parte in cui prevede che per i pensionati, titolari di trattamento pari o inferiore a cinque volte il minimo Inps, sia riconosciuta la rivalutazione nella misura solo del 20%.

Il Tribunale di Palermo ha infatti ritenuto che “la suddetta rivalutazione è di entità talmente modesta da indurre a ritenere che anche la nuova normativa mantenga un contrasto con i principi dettati dalla Costituzione e con l’interpretazione che degli stessi principi ha fornito la Corte Costituzionale”.
Il Tribunale di Palermo ha pertanto disposto la trasmissione degli atti di causa alla Corte Costituzionale.
Ancora una volta viene data ragione: ora si attende il pronunciamento della Suprema Corte.



comunicato CIDA